Ho parlato di CO₂ senza menzionare il concetto di CO₂ equivalente, che comprende tutti i gas serra. Questa distinzione è fondamentale: se ipoteticamente riducessimo le emissioni di CO₂ di 20 miliardi di tonnellate, ma aumentassimo quelle di metano o di altri gas serra, il bilancio complessivo potrebbe addirittura peggiorare. Questo esempio mostra quanto sia importante avere una visione olistica per comprendere i reali effetti delle nostre azioni.
Ciò non cambia il fatto che la CO₂ rappresenti un problema serio e che sia importante agire anche nella vita quotidiana. Tuttavia, per ottenere un miglioramento reale, è essenziale fare un passo indietro e osservare il problema da una prospettiva globale, evitando di cadere vittima di bias cognitivi.
Anche quando si parla di digitalizzazione come strumento di ottimizzazione, questi bias emergono chiaramente nelle reazioni tipiche. Si sentono affermazioni come: “Abbiamo sempre fatto così!”, “Non fa per noi”, “Nel nostro settore non si usa”, “Costa troppo – non possiamo permettercelo.”, “Non credo che funzionerà.”, “I nostri clienti non lo chiedono.”, “Non c’è garanzia di risultati.”, “Non vedo il valore aggiunto.”, “È troppo rischioso.”, “Non vedo benefici immediati.”, “Non siamo pronti al cambiamento, forse in futuro.”
Queste affermazioni riflettono una combinazione di resistenza al cambiamento, scetticismo e paura dell'incertezza, che ostacolano il progresso e impediscono di cogliere i reali vantaggi della digitalizzazione.
Per non cadere nella trappola dei bias cognitivi, è fondamentale affidarsi a consulenti esperti in grado di offrire una visione strategica e integrata. È possibile prenotare facilmente una consulenza tramite il seguente link.
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Cosa può fare ciascuno di noi per ridurre la propria impronta quotidiana di CO₂?-->